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“Accabadora” di Michela Murgia

Accabadora é un romanzo redatto dalla nota scrittrice italiana Michela Murgia.

Michela Murgia nata a Cabras il 3 giugno 1972 è stata una scrittrice, draumaturga, opinionista e critica letteraria italiana e si é spenta disgraziatamente a Roma il 10 agosto 2023 all’età di 51 anni.

Dopo aver svolto vari lavori ha esordito nel 2006 con “Il mondo deve sapere”, che ha ispirato il film di Paolo Virzi “Tutta la vita davanti”.

Pubblicato nel 2009, “Accabadora” ha vinto la sezione narrativa del Premio Dessi nello stesso anno della sua pubblicazione.

Il romanzo è ambientato nei primi anni cinquanta del XX secolo, sullo sfondo di un piccolo paesino della Sardegna, Soreni, un paese in cui vige l’omertà poiché tutti sanno tutto degli altri ma fanno finta di non esserne a conoscenza.

A farsi protagonista è Maria Listru, la quarta figlia femmina di una donna vedova con pochi mezzi; all’età di sei anni viene presa in adozione da Bonaria Urrai, anch’ella vedova ma benestante, diventando in questo modo Fillus de anima nonché “bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un’altra”.

In un primo momento la decisione di Bonaria è molto discussa e la curiosità maligna si adagia sulla vita delle due donne.

D’altro canto la madre adottiva non intenzionata a dare Maria in pasto alle malelingue non offre alcuna giustificazione e così la curiosità viene stemperata.

Tuttavia, in quei silenzi eloquenti e quelle scappate notturni si cela dietro la vecchia Bonaria un misterioso segreto di cui Maria non è al corrente.

Il romanzo mette sul piatto diversi temi, primo tra tutti quello dell’eutanasia e delle sue implicazioni, tema di stretta attualità.

La Murgia spiega e declina bene l’argomento in differenti sue possibili accezioni.

La scrittura è caratterizzata da un linguaggio curato, fluente e uno stile narrativo in grado di far rivivere le tradizioni, le superstizioni e le credenze della cultura sarda.

Spicca la narrativa di Michela Murgia per il realismo attribuito ai personaggi in una scenografia perfettamente affrescata.

A mio parere il libro è molto intrigante e l’autrice riesce a catalizzare il lettore, è una storia fuori dal comune che ti avvolge e si chiude nell’atto di sublimazione più alto.

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