Il settimo comandamento ci ordina di non rubare ma io credo che cambierete idea dopo aver letto questo romanzo. Arsenio Lupin è un personaggio inventato da Maurice Leblanc, uno scrittore di romanzi gialli che prende ispirazione dall’opera di Sherlock Holmes. Nasce a Rouen l’11 Dicembre 1864, incomincia la sua carriera a Parigi scrivendo vari romanzi che però non gli danno alcun successo fino a quando, nel 1905, esce il primo libro della raccolta delle avventure di Lupin che gli porta successo e lo spinge a scriverne altre. Ora immaginatevi di trovarvi in una città francese dei primi anni del 900, automobili d’epoca, gente vestita elegantemente, venditori ambulanti di giornali.
A un certo punto vedete un uomo alto vestito di nero con un cappello a cilindro e un monocolo sull’occhio destro, è proprio Arsenio Lupin che, a prima vista può sembrare una persona come altre che passeggia per la città, ma non è così; vi trovate davanti al ladro più geniale di tutti i tempi. E’ dotato di una grande astuzia e di un grande fascino, è un maestro della truffa e del travestimento, riesce a cambiare abiti, nome e indirizzo in un batter d’occhio e nessuna cassaforte può dirsi al sicuro quando c’è lui nelle vicinanze. Leggendo il libro scoprirete i suoi piani geniali, come quello escogitato al fine di rubare la preziosa collana della regina. Ma come tutti i grandi protagonisti, Lupin ha un nemico, l’ispettore Ganimard, un giovane poliziotto che riesce a dargli del filo da torcere grazie alla sua bravura nel mestiere. Una caratteristica che ammiro di Lupin è il fatto che riesca a mettere in atto i suoi piani senza lasciare vittime, motivo per il quale viene chiamato il ladro gentiluomo. Mentre la caratteristica che mi è piaciuta di più nello stile usato dallo scrittore è la suspance che vi farà divorare una pagina dopo l’altra. Spero che anche voi riuscirete a rimanere affascinati dal mondo di Lupin e che diventi il vostro migliore amico come lo è per me.
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