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“Gli occhiali d’oro” di Giorgio Bassani.

  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Giorgio Bassani

Gli occhiali d’oro

Feltrinelli


Giorgio Bassani è stato uno scrittore, poeta e politico italiano ed ebreo, fondatore e poi presidente di Italia Nostra dal 1965 al 1980. Nel 1958 pubblicò Gli occhiali d’oro, incentrato sul tema dell’omosessualità, perché motivo di emarginazione, dal quale prende vita l’omonimo film diretto da Giuliano Montaldo. Nel 1956 pubblicò Le cinque storie ferraresi, con le quali vinse il Premio Strega.


TRAMA

Un giovane studente ebreo della facoltà di lettere racconta la storia tramite narrazione in prima persona. Il protagonista è un medico conosciuto sia per la sua abilità, la sua raffinatezza e la sua cultura, sia per la sua presunta omosessualità. Il suo nome è Fadigati.

Tutto ha inizio quando Fadigati comincia a prendere lo stesso treno mattutino per Bologna del narratore e dei suoi amici. Sul treno, tra i ragazzi universitari, conoscerà anche Deliliers, un giovane ribelle del quale s’innamora. Purtroppo, però, quest’ultimo si approfitterà di lui. Fadigati, infatti, diventerà vittima del ragazzo e sconterà, per questo amore omosessuale, la pena dell’isolamento da Ferrara.

Il narratore, un po’ perché nella stessa condizione di emarginazione dovuta alle sue origini ebraiche, un po’ per compassione, inizia a frequentare in amicizia il dottore, che accetta di essere messo al bando dalla società ferrarese per colpa del suo amore con Deliliers. Quest’ultimo poi scappò con i soldi e i beni del dottore, che, sprofondato nella depressione, decide di porre fine alla sua vita.


RIFLESSIONE

Siamo a Ferrara, in epoca fascista. Infatti, l’antagonista del breve romanzo è il fascismo, che non lascia scampo né al narratore né al dottore. Chi ci presenta la vicenda è ebreo e, trovandosi alle soglie delle leggi razziali, sarà costretto, per motivi diversi, a condividere con Athos Fadigati il senso di disprezzo, la profonda solitudine e l’isolamento che porterà il dottore a un punto di non ritorno.

La diversità viene affrontata con sensibilità e delicatezza dallo scrittore e, nonostante il linguaggio alto usato, la lettura è scorrevole. Inoltre, durante la narrazione possiamo notare una crescita fisica, ma soprattutto emotiva, dei due protagonisti. Infatti, i due maturano dei nuovi punti di vista con i quali analizzano la loro situazione in modo critico e capiscono come comportarsi.

In conclusione, il romanzo ha lo scopo di focalizzare l’attenzione sulle conseguenze delle leggi razziali e sulle emozioni che ebrei o omosessuali provarono durante tutto il periodo del fascismo fino ai nostri giorni. Infatti, i temi trattati nel romanzo possono fare da spunto per ulteriori argomentazioni.

 
 
 

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