
"Il castello di Otranto"
- 31 ott
- Tempo di lettura: 1 min
Horace Walpole
Il castello di Otranto
Labirinti del terrore
Il castello di Otranto, pubblicato nel 1764 da Horace Walpole, è considerato il primo romanzo gotico della storia della letteratura. L’autore unisce elementi del romanzo medievale cavalleresco con aspetti del racconto fantastico e soprannaturale, dando origine a un nuovo genere e ispirando successivamente autori come Ann Radcliffe, Mary Shelley e Bram Stoker.
La vicenda è ambientata nel castello di Otranto, in Puglia, e ha come protagonista il principe Manfredi, un sovrano tirannico ossessionato dal desiderio di mantenere il potere e assicurare la successione alla propria famiglia. Una misteriosa profezia e una serie di eventi soprannaturali sconvolgono l’ordine del castello e portano alla rovina del protagonista.
L’opera presenta temi centrali come il soprannaturale, la giustizia divina, il destino e il conflitto tra legittimità e usurpazione. L’atmosfera è cupa e misteriosa, tipica del gotico, con ambientazioni tetre, passaggi segreti, apparizioni e un senso costante di angoscia dato dalla suspense. Oltre al mistero, ci sono passioni forti, amori contrastati e momenti drammatici che rendono la lettura emozionante.
Dal punto di vista stilistico, Walpole adotta un linguaggio ricco e solenne, che richiama il gusto del romanzo cavalleresco.
In conclusione Il castello di Otranto è un’opera che, pur apparendo oggi datata per alcuni aspetti stilistici, rimane importante per la sua innovazione letteraria e per l’atmosfera suggestiva che ha influenzato profondamente la narrativa successiva. Presenta temi universali, che fanno riflettere su come l’ambizione e le scelte sbagliate possano distruggere una persona e la sua famiglia.
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