“Il fabbricante di lacrime” è il primo romanzo di una giovane scrittrice con lo pseudonimo di Erin Doom.
L'autrice ha esordito su Wattpad, la piattaforma dedicata al social reading più conosciuta al mondo, con il nome di DreamsEater. In pochissimo tempo le sue storie hanno iniziato a far parte della vita di giovani ragazzi, raggiungendo oltre sei milioni di letture complessive.
Erin Doom ha poi pubblicato e continuato la sua passione con un altro libro, “Nel modo in cui cade la neve”, pubblicato nel 2022.
Questo romanzo, pubblicato il 27 maggio 2021 dalla casa editrice Magazzini Salani, tratta di tematiche importanti come la violenza minorile, l'amore e molti problemi che si possono riscontrare durante l'adolescenza.
Il racconto parla di una storia d'amore entusiasmante.
Tra le mura del Grave, l'orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, si raccontano molte storie. La più famosa è quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce degli uomini.
A diciassette anni è giunto il momento per Nica di lasciarsi alle spalle tutte le favole. Il suo sogno più grande, infatti, sta per realizzarsi. I coniugi Millegan hanno avviato le pratiche per l'adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel.
I personaggi principali sono: Nica, una ragazza dolce, delicata, gentile e coraggiosa. Molti la possono considerare come una persona “infantile”, io direi che è una ragazza che ama sognare, piena di speranza e con un forte passato alle spalle.
Rigel è un ragazzo intelligente, scontroso e scaltro. Suona il piano in modo incantevole ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare. È una di quelle poche persone che hanno compreso il significato di “amare” al costo di farsi male.
La storia è narrata in prima persona, il linguaggio è semplice e scorrevole, rende la lettura piacevole e continua.
Ho adorato questo libro dalla prima all'ultima pagina. Leggendolo sono riuscita a vedere il mondo con occhi diversi, immedesimandomi nei panni della protagonista e della sua instancabile delicatezza. Ho amato Rigel perchè ha saputo restare fedele al suo sentimento nonostante questo comportasse odiare se stesso.
Una delle citazioni più belle è: “L'amore era sciami voraci di falene e un cancro dilaniante, assenze come graffi, lacrime che lui beveva direttamente dai suoi occhi, per morire più lentamente”.
Consiglio questo libro a tutti coloro che voglio vivere l'esperienza di leggere un'amore struggente e vero!