"L’adolescenza in Samoa", pubblicato nel 1928, è un classico gli appassionati di Antropologia culturale. Il libro è stato scritto da Margaret Mead
L'autrice è stata un'antropologa statunitense, ricordata per i suoi studi sulle convenzioni sessuali nel sud-est asiatico, che ebbero grande influenza sulla rivoluzione sessuale degli anni '60.
Ha scritto numerosi libri e ha vissuto per lunghi periodi di tempo a contatto con le popolazioni che voleva studiare. Fu una delle prime antropologhe ad effettuare delle vere e proprie ricerche sul campo.
L'opera si apre con un'introduzione nella quale l’autrice spiega tutte le ragioni che l’hanno spinta a studiare questa popolazione e solleva questioni sul rapporto psicanalisi-adolescenza e sull’impossibilità di studiare gli adolescenti secondo un metodo troppo rigido a causa della loro vasta varietà.
Margaret Mead racconta tutto ciò che ha appreso della vita dei giovani dell'isola di Samoa. Vengono descritti i vari aspetti di questa cultura la quale è completamente differente dalla nostra attuale. Si è dedicata soprattutto allo studio dei rituali di preparazione alla pubertà, confrontandoli con quelli delle nostre società occidentali.
In modo particolare ha concentrato la sua attenzione su una trentina di ragazze tra i dieci e i vent’anni e ha analizzato vari aspetti della loro vita e quotidianità.
È un libro estremamente descrittivo, ricco di numerosi particolari. Si avvale di un linguaggio semplice e leggero.
Era la prima volta che leggevo un libro di antropologia e devo dire che mi è piaciuto molto. L'autrice è riuscita a descrivere nei minimi particolari i modi di vivere in Samoa. Lo consiglio a chi piace tutto il mondo delle scienze umane!