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“L’Arminuta” di Donatella Pietrantonio.

“L’arminuta” è stata scritta da Donatella Pietrantonio, nota scrittrice italiana, nata ad Arsita il 5 gennaio 1963.

Laureata in Odontoiatria, nel 2011 Donatella si orienta nella scrittura pubblicando il romanzo Mia madre è un fiume.

Tra i suoi romanzi più rinomati vi sono: “Bella mia” pubblicato nel 2013, “L’arminuta” e “Borgo Sud” divulgato nel 2020.

“L’arminuta”, encomiabile romanzo, dato alle stampenel 2017, può essere considerato uno delle più rilevanti produzioni della scrittrice, di fatto vince il premio Campiello.

Il titolo conseguito al romanzo prende spunto dal nome affibbiato alla protagonista, una giovane adolescente abruzzese che senza un plausibile “perché?” viene strappata dalla famiglia con cui ha principalmente vissuto per ben tredici anni per ritornare dalla propria famiglia biologica.

Ciò senza alcun’ombra di dubbio spiazza la ragazza, dato il visibile dislivello sociale generato all’arrivo, di fatto è costretta ad affrontare una realtà che non aveva mai assaporato prima di quel momento.

Le scarse  condizioni economiche della famiglia biologica comparate al tenore di vita assunto dallavecchia famiglia, determina anch’esso un impatto negativo in quanto l’Arminuta si sente spaesata, come se il luogo in cui è stata messa alla luce non le appartenesse.

Nella famiglia d’origine ritrova altri fratelli:Vincenzo, nonché il fratello maggiore; Giuseppe e Adriana più piccola di lei, con la quale instaura un legame molto intenso e che per tutto il corso delromanzo proietta un immagine di complicità.

Mediante il legame instaurato con ognuno di essi l’Arminuta prova a mettere da parte quella barriera di paura, creata appositamente per prendere le distanze e inizia così a rapportarsi liberamente.

La protagonista evidenzia il rapporto complicato con la nuova madre, aggrappandosi ai vecchi e indelebili ricordi con quella adottiva e che in molte situazioni riemergono, al fine di mettere a confronto le due;rimpiangendo inoltre quell’affetto e sostegno che ora sembra un qualcosa di inaudito.

Tuttavia la ragazza si troverà a lasciare anche la sua famiglia biologica per continuare gli studi nella vecchia città e per porre fine ai numerosi interrogativi riguardanti il suo passato.

La trama è fondamentalmente sorretta dalle emozioni della tredicenne e in secondo piano vi è il misterioso motivo per cui ella dovette tornare alla propria casa natale.

Dal punto di vista lessicale, il linguaggio è chiaro e molto espressivo, arricchito inoltre da qualche terminologia dialettale.

Sono molta propensa nel consigliare tale romanzo, anche perché si avvale molto sul piano emotivo, facendo trapassare ogni emozione su pelle.

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