
"L'ora di tutti"
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Maria Corti
L’ora di tutti
Maria Corti è stata una delle scrittrici italiane più importanti del novecento, conosciuta anche per essere stata una critica letteraria, traduttrice e insegnate di Storia della lingua italiana presso l’università di Pavia. Nota per il suo stile di scrittura raffinato scrisse romanzi come “Metodi e fantasmi”, “La felicità mentale e il viaggio testuale”. Inoltre, non solo ha fondato varie riviste culturali, ma ha anche diretto l’edizione critica di parecchi romanzi.
Tra i suoi libri più importanti c’è “L’ora di tutti”, la prima edizione fu pubblicata nel 1962, ma ne seguirono altre negli anni seguenti. Sebbene non vi siano adattamenti cinematografici dedicati al romanzo, esso è stato oggetto di discussione in ambito accademico e letterario.
Il romanzo ci parla della presa da parte dei Turchi della città di Otranto nel 1480, narrando la vicenda da quattro punti di vista diversi. Infatti, descrive ciò che accade nella vita dei personaggi prima della guerra, presentando e analizzando le loro preoccupazioni e i loro sentimenti. Ci fa capire quindi la disperazione che provarono gli abitanti di Otranto durante la guerra e verso la fine, quando vennero tutti sottomessi al potere degli ottomani. Ponendoci così dinanzi alle scelte ardue che compiono i personaggi pur di sopravvivere.
Nel romanzo è presente un’accurata descrizione della natura ma, soprattutto del mare che circonda la città. Inoltre, sebbene i temi proposti su cui riflettere siano abbastanza profondi, soprattutto quando viene descritta la psiche dei protagonisti, il tutto è alleggerito dal linguaggio semplice e scorrevole. Infatti, nonostante non siano pochi i personaggi, grazie al linguaggio stesso, la narrazione è scorrevole.
L’autrice con questo libro vuole proporre una riflessione sulla brutalità della guerra, ma in un certo senso quest’ultima funge anche da sfondo e da pretesto per affrontare temi come la solitudine, la disillusione la sofferenza che caratterizzano tutto il romanzo.
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