"La fattoria degli animali" è un libro scritto da George Orwell.
Importante scrittore della prima metà del '900, George Orwell è tutt'ora considerato uno dei maggiori autori di prosa in inglese del ventesimo secolo. È stato inoltre giornalista, saggista, attivista e critico letterario.
Pseudonimo di Eric Arthur Blair, nato a Motihari, nello stato federato indiano del Bihar, e morto a Londra il 21 gennaio 1950, fu attivo anche come giornalista, attivista e opinionista politico. Due sono i capolavori letterari con cui viene maggiormente identificato: La fattoria degli animali, edito nel 1945, e 1984, pubblicato quattro anni dopo, entrambi manifesti della letteratura distopica.
"La fattoria degli animali" è un romanzo satirico, allegoria della rivoluzione russa che degenera nel totalitarismo sovietico, ma in fondo rappresentativo di qualsiasi altra forma di totalitarismo.
È la storia degli animali della fattoria Manor che, vessati dai maltrattamenti e dallo sfruttamento del loro severo e rigido padrone, decidono di ribellarsi, facendo diventare la fattoria di loro esclusiva proprietà.
Gli animali cercano di instaurare una democrazia, basata su un’idea utopica di uguaglianza, ma ben presto la cosa degenera: i maiali, più furbi e egoisti degli altri animali, diventano i nuovi burocrati e diventano i veri e propri tiranni della fattoria.
Questo libro può essere definito come una perfetta e splendida metafora della società attuale. La scrittura è molto semplice e lineare e soprattutto efficace per il tema che viene trattato.
Nonostante sia stato pubblicato per la prima volta nel 1945, questo libro è estremamente attuale. Essendo l'allegoria di un regime totalitario, gli stessi animali sono delle vere e proprie rappresentazioni che personaggi esistiti, che hanno segnato la storia passata.
Ritengo possa essere una lettura piacevole, interessante e istruttiva sia per ragazzi sia per adulti. È un vero e proprio spunto di ispirazione per conoscere la società odierna, rimanendo pur sempre ancorati in quella passata.
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