
"Lo sguardo di Medusa"
- 25 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Natalie Haynes
“Lo sguardo di Medusa”
Sonzogno
Natalie Haynes è una scrittrice e giornalista inglese. L’amore per i libri classici l’ha portata a scrivere “Lo sguardo di Medusa”, un romanzo nel quale racconta il modo in cui una giovane donna, Medusa, si è trasformata in un mostro pur non volendolo, difatti si punirà vivendo in solitudine e lontana dalle persone che più ama per paura di ucciderle. Un giorno, però, arriverà Perseo che si imbatterà in un’eroica impresa per aggiudicarsi la sua testa.
L’autrice riflette proprio sul personaggio di Medusa, una delle tre Gorgoni, che rappresenta una dualità tra bellezza e paura. Inoltre si chiede se si possa definire realmente un mostro. Per fare ciò, Natalie Haynes ci racconta la storia della giovane donna in modo originale, facendo parlare le divinità e offrendoci un ritratto accurato della protagonista.
La scelta di narrare proprio la storia della Gorgone non è del tutto casuale, infatti, nel mito, è una delle vicende più affascinanti e più discusse, che rimane nelle menti e scaturisce tantissime domande: perché sentiamo così vicina una storia risalente a tantissimi anni fa? La risposta è semplice, nella vicenda si parla di abuso, infatti Medusa è violentata da Poseidone e per questo riceve una punizione da Atena, il celebre sguardo letale. Rappresenta, perciò, il dolore silenzioso, la rabbia delle donne punite per una colpa non loro, ma anche la forza di chi ha trovato un modo per farsi rispettare. Quindi, Medusa è diventata simbolo per tutte le donne che hanno trovato la voce per parlare degli abusi. Di conseguenza l’immagine della testa della Gorgone ha affascinato e ispirato artisti e scrittori per secoli, diventando anche il logo di una più famose aziende italiane di alta moda, Versace, in cui simboleggia una bellezza fatale e paralizzante.
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