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"Nel mare ci sono i coccodrilli" di Fabio Geda

Nel mare ci sono i coccodrilli è una storia narrata da Fabio Geda.

Nato a Torino l’1 marzo del 1972, dopo i primi dieci anni di lavoro come educatore, grazie alla sua laurea in scienze della comunicazione, inizia a scrivere i primi racconti.

Tra le sue opere più importanti vi sono diversi romanzi, fra cui L’esatta conseguenza dei gesti (2008), Anime scalze (2017) e Nel mare ci sono i coccodrilli (2010).

Questo racconto, pubblicato nel 2010, è una narrativa biografica ed ha come temi principali l’immigrazione, il razzismo, il coraggio, lo sfruttamento minorile e il viaggio.

Il testo è il risultato di un’ intervista che l’autore fa a Enaiatollah Akbari, un ragazzo afghano di appena 10 anni che fuggirà dall’Afghanistan a causa delle persecuzioni dei talebani e che cambierà tante abitazioni nel corso di questo lungo viaggio prima di trovare la sua vera casa.

In questo percorso attraverserà diverse tappe, a partire dal Pakistan, dove verrà abbandonato dalla madre e conoscerà Sufi, amico con cui partirà per l’Iran.

Dopo tre anni di permanenza, emigrerà clandestinamente per la Turchia, nella quale soggiornerà poco tempo, prima di mettersi in viaggio verso la Grecia assieme ad altri ragazzi afghani.

Alla fine del suo viaggio arriverà in Italia e la sua vita verrà stravolta da una serie di novità, grazie all’arrivo di due personaggi importanti, Danila e Marco.

La vicenda narrata avviene intorno agli anni novanta in un periodo buio in cui in Afghanistan presero posizione i talebani che in quegli anni avevano imposto un regime teocratico e avevano il potere.

Lo stile del narratore è accessibile ed ha un lessico semplice che permette al lettore una lettura veloce e scorrevole.

Ho trovato questo libro molto profondo, perché attraverso la storia di questo bambino, un migrante come tanti, apparentemente senza speranze, si percepisce un messaggio molto importante, un modello da seguire.

Non abbattersi per nessun motivo.

Seguire le proprie aspirazioni, impegnarsi, avere dei sogni e anche convincersi di essere fortunati. Molto fortunati.

Capita frequentemente a tutti noi di lamentarci per un nonnulla e demoralizzarci con poco, non rendendoci conto della sofferenza di tanta gente. Persone che si ritrovano veramente in situazione critiche, persone che non hanno da mangiare, persone che tutti giorni camminano su un filo e lottano per la vita, persone schiave, persone senza un futuro e senza una vita degna di essere vissuta.

Questo è l’insegnamento che ci dà questa storia e di cui dovremmo fare tesoro.

Credo che leggere questo libro sia indispensabile per ognuno di noi per comprendere veramente quel che passano ogni giorno milioni di migranti con storie tragiche e con il desiderio comune di poter trovare un luogo dove poter star bene.

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2 Comments


Unknown member
Feb 03, 2022

Bellissima recensione! Leggerò sicuramente questo libro.

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Unknown member
Feb 03, 2022

Complimenti, bella recensione!!

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