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"Storia di chi fugge e di chi resta" di Elena Ferrante

“Storia di chi fugge e di chi resta” è il terzo di quattro volumi de “L’amica geniale” di Elena Ferrante. Essa è una scrittrice italiana, nata il 5 aprile 1943. Gli altri tre libri si chiamano “L’amica geniale”, “Storia del nuovo cognome” e “Storia della bambina sperduta”.

Questo volume tratta di Lila ed Elena ormai diventate donne. Lo sono diventate molto presto, poiché Lila, rimasta nel rione, si è sposata a sedici anni con Enzo, che poi ha lasciato successivamente ha un figlio piccolo e lavora come operaia in condizioni pessime e nocive per la sua salute fisica. Invece, Elena è andata via dal rione già da tempo, ha studiato a Pisa, come abbiamo visto nel precedente volume, e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. Ha accanto a lei un suo collega, Pietro, con il quale decidono di trasferirsi a Firenze una volta sposati e metter su famiglia.

Le strade delle due donne si separano notevolmente, Elena viaggia molto e si interessa alle questioni sociali riguardanti l’Italia, le lotte operaie e le rivendicazioni studentesche. Al contrario, Lila viene assorbita dai movimenti sindacalisti del rione e, per questa ragione, diventa lei stessa una sindacalista.

I personaggi che incontriamo in questo volume sono gli stessi dei precedenti libri: Lila, da sempre stata un’eccellente scolara, anche se lascia la scuola dopo la licenza elementare. Enzo Scanno, amico di infanzia di Lila, se ne fa carico dopo che lei lascia il marito. È da sempre innamorato di Lila, la rispetta e le è fedele; lei, ben presto, inizia a contraccambiare i suoi sentimenti. Tratta come figlio suo Gennaro, diventando per il bambino quella figura paterna che, a causa dell'assenza di Stefano, gli è sempre mancata. Elena, la seconda protagonista del racconto, a differenza della prima, lei continua gli studi, anche riscuotendo un grande successo. Al suo personaggio, però se ne accosta uno nuovo, Pietro Airota, il suo nuovo marito, il quale la aiuta nella pubblicazione di un suo romanzo nel quale viene rielaborata la vita nel rione e le esperienze vissute durante la sua adolescenza ad Ischia. Durante la storia ricompare anche Giovanni (Nino) Sarratore, amore di Elena dai tempi del liceo. Ritorna nella sua vita anni dopo, ormai sposato e padre di un bambino, ma non si fa alcuno scrupolo a lasciare moglie e figlio per stare con lei.

Le ambientazioni in questo libro sono differenti: il solito povero rione di Napoli, Milano e Firenze, nella quale si trasferisce Elena.

La storia è collocata nel pieno degli anni Settanta, in Italia periodo di crisi e fragilità.

Il linguaggio che viene usato nei volumi è in particolare popolare, poiché nella maggior parte del corso della storia ci troviamo nel rione di Napoli, per questa ragione viene usato il discorso diretto articolato con il dialetto. Ma in questo libro ci troviamo di fronte a un linguaggio più formale, poiché Elena si trova catapultata in un mondo totalmente differente nel quale lei è nata e cresciuta fino all’adolescenza.

Consiglio vivamente questo libro, ma anche tutti e quattro i volumi, perché grazie al linguaggio diretto e crudo della Ferrante vi potrete trovare immediatamente immersi in questa storia così avvincente e all’istante finirete il libro come se niente fosse.

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